ep. 2 - Dal ricordo di Gauguin ai primi campi di grano

Trascorse le prime due settimane a Auvers-sur-Oise, Van Gogh attraversa quel mese di giugno del 1890 tra l’onda dei ricordi, che lo ricollegano sia a Gauguin sia alla Provenza che ha lasciato da poco, e i primi campi dipinti. Riceve dai coniugi Ginoux, i titolari del Café de la Gare ad Arles dove aveva soggiornato, la notizia che finalmente il mobilio lasciato lì sta per giungere a Auvers. Poi il capo dei sorveglianti della casa di cura di Saint-Rémy, il signor Trabuc, gli fa avere le ultime tele che Van Gogh aveva abbandonato ancora fresche in Provenza. Sono tutte situazioni che fanno riaffiorare in lui la forza e la potenza di quanto vissuto nel sud. E mentre comincia a dipingere i campi, dapprima con il verde dell’erba medica e il rosso dei papaveri, e poi i primi campi di grano ancora acerbi, avviene l’ultimo scambio di corrispondenza con Gauguin, che in quel momento vive in Bretagna.

Om Podcasten

Il podcast in 5 puntate di Marco Goldin, uno tra i maggiori studiosi dell’opera di Van Gogh, ripercorre le ultime settimane della vita dell’artista olandese. Dal momento in cui il pittore, il 15 maggio 1890, lascia la casa di cura per malattie mentali a Saint-Rémy, in Provenza, passa tre giorni a Parigi a casa del fratello Theo e arriva infine a Auvers-sur-Oise, un villaggio a nord di Parigi. È in questo luogo che Van Gogh dipingerà gli ultimi capolavori, fino alla sua morte. Naturalmente le lettere restano un elemento cardine per poter raccontare quel tempo conclusivo.